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Diario di un fotogruppo in quarantena

Solitamente l’appuntamento in sede del mercoledì sera lo diamo per scontato: qualcuno arriva un po’ prima per far due parole, si chiacchiera, poi si inizia la serata, qualcuno arriva un po’ in ritardo, magari perché ha finito di lavorare tardi ma non vuole mancare, poi si inizia veramente e ogni sera si impara qualcosa di nuovo sul mondo della fotografia; a conclusione di serata a volte c’è qualche compleanno da festeggiare insieme o ci si ferma in un gruppetto al bar per chiarire qualche punto dell’incontro o condividere progetti e idee.

Ma tutto è cambiato da mercoledì 11 marzo 2020, quel mercoledì non ci siamo trovati e nemmeno sentiti, perché a causa del virus Covid19 l’8 marzo il Presidente del Consiglio aveva firmato il Dpcm che avrebbe dato il via alla quarantena.

Per tutti è stato un periodo particolare questa primavera 2020: ci ha fatto riflettere su molti elementi della nostra vita e ha messo in discussione tante certezze che credevamo di avere, nel nostro caso anche il Fotogruppo9.

Inizialmente non sapevamo cosa fare: avevamo il programma annuale già impostato, progetti programmati, un corso di fotografia in svolgimento. Fin da subito era chiaro che la situazione non sarebbe durata qualche giorno, perciò abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e reinventarci proponendo una serie di attività online e rendendo gli incontri del mercoledì virtuali. Non è stato facile perché bisogna cambiare le proprie abitudini, ma soprattutto ci si scontra con una tecnologia che per alcuni è più intuitiva, ma per altri e uno scoglio complesso da superare.

Il gruppo ha saputo adattarsi e reagire in modo propositivo, non solo con approfondimenti, ma anche attività interattive, sfide fotografiche,quiz, foto svolte durante la serata che ci hanno permesso di crescere e confrontarci attraverso le tante immagini che abbiamo realizzato e visionato. Abbiamo imparato molto dai commenti e dall’esperienza che i soci hanno voluto condividere!

Il mercoledì sera è tornata ad essere una serata “da aspettare” e quando ci collegavamo con la webcam ri-iniziavano le chiacchiere e i sorrisi. Per qualche ora siamo riusciti a distrarci dalle settimane passate in casa, dalle notizie del telegiornale, dai grafici e dai numeri poco rassicuranti e abbiamo utilizzato la nostra passione in comune come legame: la fotografia.

I gruppi sono un importante strumento di aggregazione sociale, hanno il compito di unire, di creare confronto, un confronto costruttivo e di supporto nel percorso personale (e nel nostro caso anche fotografico) di ogni singolo componente.

Chiaro che preferiremo incontrarci insieme nella nostra sede e chiacchierare dell’ultimo viaggio o del nuovo obiettivo che abbiamo provato, ma per il momento non è ancora possibile, perciò ora che è possibile andiamo a fotografare all’aperto, e restiamo in attesa sapendo che il gruppo c’è anche nei momenti difficili, e ha voglia di partecipare e di fotografare, quindi non attendiamo l’hastag #ricominceremo, perché noi #noncisiamofermati.

Grazie a tutto il gruppo!

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